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Szymanowski, Karol.

Musicista polacco. Studiò privatamente con G. Neuhaus, M. Zawirski, Z. Noskowski. Dal 1906 al 1908 soggiornò a Lipsia e Berlino, quindi a Vienna (1910-14), in Italia, a Parigi, Londra e negli Stati Uniti d'America (1920). Dal 1927 divenne direttore del conservatorio di Varsavia e dal 1930 docente alla scuola superiore di musica; dovette lasciare tale incarico nel 1932 per l'aggravarsi della tubercolosi, che lo aveva colpito fin da giovane. Tra i maggiori musicisti polacchi della prima metà del Novecento, S. nella sua produzione riuscì a creare un linguaggio personale, caratterizzato da audaci e suggestivi accostamenti timbrico-armonici, in cui a elementi del tardo Romanticismo tedesco si fondono più tenui componenti dell'Impressionismo, dell'Espressionismo e del folclore musicale slavo. Tra le numerose composizioni di S. ricordiamo: le opere Hagith (1922) e Re Ruggero (1926); le tre sinfonie per pianoforte (1904-17); i tre poemi per violino e pianoforte Miti (1915); lo Stabat Mater per soli, coro e orchestra (1926); liriche per voce e pianoforte, tra cui Canti d'amore di Hafiz (1911); la terza sinfonia con tenore e coro; il secondo concerto per violino e orchestra (1933) (Timoševka, Ucraina 1882 - Losanna 1937).